Oggi viviamo in un’epoca in cui i mutamenti avvengono in tempo reale, in un qui e ora nel quale quello che sembrava soltanto probabile potesse accadere entro il 2045 è praticamente sicuro se non superato, e le previsioni si confondono quasi regolarmente con la realtà già in corso.

Il Pianeta si sta modificando a ritmi mai visti quindi la tecnologia, dopo aver rotto un tabù dopo l’altro nell’arco di un solo trentennio, è ora al bivio cruciale: perdersi per sempre in una sorta di autodeterminazione incontrollata o tornare alla sua essenza originaria, che individua nell’essere umano la migliore delle tecnologie mai esistite su questo Pianeta.

Noi esseri umani restiamo pur sempre il motore delle trasformazioni in corso, ma se ci limitiamo a adattarci alla situazione, rinunciando a orientare le ondate rivoluzionarie del nostro tempo verso l’interesse generale, rischiamo di rimanerne travolti.

Cosa fare quindi?